Nel mondo della professione sanitaria, l’ Intuitive Eating sta guadagnando sempre più consensi. Tuttavia, affrontare l’ambivalenza delle persone che desiderano perdere peso mentre seguono un approccio che non si concentra sul peso può essere una sfida. In questo articolo, esploreremo la complessità di questa ambivalenza, normalizzandola e offrendo consigli su come affrontarla in modo etico e rispettoso.
La Complessità dell’Ambivalenza
Spesso, le persone che si rivolgono a professioniste della salute con l’obiettivo di perdere peso possono sperimentare un conflitto interno. Questa ambivalenza non dovrebbe essere vista come un ostacolo, ma come un riflesso della complessità della natura umana. Viviamo in una società che promuove ideali di bellezza irrealistici e spesso internalizziamo la grassofobia, anche quando sappiamo che non è giusta. È importante riconoscere che questa ambivalenza non è un fallimento personale, ma una risposta a una cultura che spinge incessantemente l’idea che la magrezza sia sinonimo di salute e valore.
Essere Onesti Fin dal Primo Colloquio
Un passo cruciale per affrontare questa ambivalenza è essere onesti fin dal primo colloquio. Come professioniste della salute, è nostro dovere comunicare chiaramente l’approccio che seguiamo, che non si focalizza sul peso come obiettivo principale. Dobbiamo evitare di dare false speranze o di far credere che il percorso porterà necessariamente alla perdita di peso. Invece, concentriamoci sui veri obiettivi di salute promossi dall’Intuitive Eating:
– Miglioramento della Relazione con il Cibo: Aiutare le persone a sviluppare un rapporto sano e intuitivo con il cibo.
– Miglioramento dell’Immagine Corporea: Favorire una maggiore accettazione e amore per il proprio corpo, indipendentemente dalla taglia.
– Aumento dell’Energia per la Cura di Sé: Promuovere l’autocura attraverso comportamenti sani.
– Salute Autodeterminata: Consentire alle persone di prendere decisioni informate sulla propria salute basate sulle loro esigenze e valori personali.
– Benessere Relazionale e Generale: Migliorare la salute in tutti gli aspetti della vita, comprese le relazioni sociali e l’autostima.
Affrontare i Momenti di Ambivalenza
Noi di Malasalute? ci teniamo a rassicurare le professioniste della salute che l’ambivalenza non emerge solo all’inizio del percorso, ma può comparire anche durante il percorso e, a volte, persino verso la fine. Questi momenti di ambivalenza sono chiamati “trigger” e possono essere scatenati da eventi stimolanti che innalzano il volume della cultura della dieta e della grassofobia. Il nostro compito è aiutare le persone a riconoscere questi trigger e a sviluppare strategie per affrontarli:
- Riconoscimento: Aiutare le persone a identificare i momenti in cui si sentono spinte a perdere peso.
- Gestione: Offrire strumenti per gestire l’ambivalenza in modo sano, come la mindfulness, l’auto-compassione e l’auto-riflessione.
- Tolleranza: Insegnare alle persone a tollerare l’ambivalenza quando non è possibile evitarla o gestirla completamente.
Conclusioni
In conclusione, lavorare con l’Intuitive Eating può essere gratificante ma anche stimolante. Affrontare l’ambivalenza delle persone che desiderano perdere peso è una sfida, ma è una sfida che possiamo affrontare insieme. Riconosciamo che questa ambivalenza è una risposta a una cultura ingrata verso la diversità corporea, ma siamo qui per offrire supporto, comprensione e rispetto. Un abbraccio virtuale a tutte le professioniste che stanno studiando questo approccio etico e umano. Siamo qui per creare uno spazio dove nessuno si senta solo in questo viaggio di trasformazione.